Il rapporto tra Berrettini e Sinner, le aspettative in ottica Davis: parla Santopadre
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Manca meno di un mese all’inizio delle Davis Cup Finals 2022, competizione in cui le migliori selezioni del globo si sfideranno per conquistare la famosissima “insalatiera”. La fase a gironi andrà in scena tra il 13 e il 18 settembre in quattro citta diverse (Bologna, Glasgow, Amburgo e Valencia). Mentre la fase finale, a cui accederanno le prime due di ogni gruppo, si svolgerà dal 21 al 27 novembre a Malaga.

L’Italia, capitanata da Pippo Volandri, potrà contare su una squadra di tutto rispetto, che annovera tra le sue fila giocatori del calibro di Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Le due punte di diamante del tennis azzurro, legate da una grande intesa, hanno tutte le carte in regola per regalare alla nazione un trionfo che manca dal lontano 1976.

Ne ha parlato Vincenzo Santopadre, ex top-100 Atp ed attuale coach del giocatore romano, nell‘intervista rilasciata ai nostri microfoni.

Santopadre: “Grande intesa tra Matteo e Jannik”

Sinner e Berrettini agli ottavi degli US Open
Foto Twitter US Open

Nell’intervista rilasciata ai nostri microfoni, Santopadre ci ha tenuto ad evidenziare l’ottimo feeling che corre tra Berrettini e Sinner. Il noto coach innanzitutto ha affermato: “Hanno una grande intesa, delle similitudini caratteriali ed anche nella cultura del lavoro. Sono due ragazzi che si stimano e rispettano estremamente”.

A tal riguardo, l’ex top-100 Atp ha poi ha aggiunto: “Credo che questa loro complicità possa essere d’aiuto per i giovanissimi, affinché capiscano che due colleghi possono andare d’accordo e che si può vivere una rivalità – chiamiamola così – in senso buono e positivo”.

infine, Santopadre, pur sottolineando la difficoltà della missione, è apparso abbastanza sicuro che Jannik e Matteo abbiano tutte le potenzialità per portare l’Italia all’atteso successo: “Sono due ragazzi forti, c’è la speranza che possano regalarci una grande vittoria in Coppa Davis. È quello che tutti ci auguriamo, sapendo che però non sarà semplice. Perché con la nuova formula i valori delle squadre si assomigliano molto. Insomma, c’è un’impresa da fare, ma abbiamo tutte le carte in regola per farla”.

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