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L’addio di Federer e l’amicizia con Nadal, le parole di Tommy Haas
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Tommy Haas, leggenda del tennis tedesco ed ex numero 2 del mondo, ha voluto raccontare l’emozione vissuta durante l’addio al tennis di Roger Federer e dell’amicizia tra lo svizzero e Rafael Nadal.

Gli uomini prima del tennis

Haas è stato, prima dell’avvento di Alexander Zverev, il tennista di maggior successo nato in Germania negli ultimi vent’anni. Il tedesco, arrivato al numero 2 del mondo e quattro volte semifinalista slam, ha esordito nel tour maggiore nel 1996 e concluso la propria carriera nel 2018.

Una vita che è continuata nel tennis professionistico come direttore di importanti tornei e come amico intimo dei giocatori che si sono affacciati nel tour nei suoi stessi anni. Uno di questi è stato sicuramente Federer, al cui addio Tommy non è voluto mancare, come raccontato ad Eurosport Germania.

Sapevo già da qualche tempo che avrebbe lasciato al termine della Laver Cup. Per me era importante essere lì. Non ero mai stato prima d’allora alla Laver Cup. C’è stata un’atmosfera bellissima alla O2 Arena. È stato tutto molto emozionante, anche troppo.

Roger è un ragazzo incredibile sia dentro che fuori dal campo come uomo, come padre e come amico. Ti diverti sempre molto con lui. Ha una bellissima visione della vita ed è sempre bello passare del tempo con persone come lui.

Roger, adesso, è nella mia stessa situazione di qualche anno fa: non siamo più nel tour, ma continuiamo ad avere la stessa voglia di competere e vincere, anche in una partita di ping-pong.

Possiamo parlare per ore della carriera dello svizzero, di quello che ha raggiunto ed è riuscito a vincere. Dal 2004 al 2006 ha giocato a tennis come farebbe un marziano: era di un altro pianeta”.

La chiosa finale sul rapporto d’amicizia tra lo svizzero e Nadal.

Devo ammettere che è stato tutto molto emozionante. Se sei un insider del tour sai che Roger e Rafa si sono sempre trovati molto bene insieme. Rafa sarebbe potuto diventare padre da un giorno all’altro, ma è voluto rimanere accanto al suo amico in un giorno così importante.

Roger è molto popolare. Si diventa suoi fan molto velocemente, te ne puoi accorgere subito. Non c’era una singola persona tra le 18 o 19mila presenti che non avesse le lacrime agli occhi. L’addio non poteva essere migliore di questo”.

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2 Commenti

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