Jannik Sinner, con la vittoria di ieri su Roman Safiullin, è diventato il terzo italiano nella storia (Nicola Pietrangeli e Matteo Berrettini gli altri due) ad arrivare in semifinale a Wimbledon. Ad aspettarlo nel penultimo atto della competizione c’è Novak Djokovic, che in conferenza stampa ha esaltato le sue doti.
Le parole di Nole
Sinner è pronto alla rivincita con Djokovic a 12 mesi di distanza dall’impresa sfiorata nell’edizione 2022, quando si è trovato avanti per 2 a 1 ai quarti di finale. La sfida è ai limiti dell’impossibile, visto che Nole è imbattuto a Londra dal 2017 e non si è mai scomposto finora nel torneo. Ieri è arrivata la vittoria con Andrey Rublev in quattro set in cui, nonostante si sia ritrovato a rincorrere, non è mai sembrato in difficoltà. Che non sia il nostro Jannik il primo a mettere qualche dubbio nel gioco del serbo?
Nella conferenza stampa dopo la sfida con Rublev, proprio il numero 2 del mondo ha analizzato il match con il russo e il suo prossimo avversario.
“Partita di grande qualità. Penso che entrambi abbiamo giocato bene. Mi ha messo molta pressione uscendo dai blocchi molto velocemente e tirando molto forte da fondo campo. Ha spesso assunto il controllo degli scambi grazie al dritto, la sua più grande arma.
Ha giocato meglio di me nell’ultima parte del primo set, ma sono riuscito a riorganizzarmi e ottenere il break all’inizio del secondo. Penso che sia stata la chiave per cambiare davvero la partita. Sconfitta contro Rublev a Belgrado? È diverso.
Ovviamente non è paragonabile giocare in un grande slam e giocare in un evento 250. Ho affrontato la sua versione migliore in uno slam. È quello che ti aspetti da un giocatore come lui, un gran lavoratore, molto dedito allo sport.
Cerca sempre di migliorare e sono visibili i suoi miglioramenti. Penso abbia giocato un tennis formidabile oggi. Ho provato un enorme sollievo quando ho vinto il terzo set”.
Su Sinner il serbo si è espresso con parole d’apprendimento.
“Abbiamo giocato praticamente in contemporanea. Ho visto il suo primo set, sta esprimendo un livello molto alto. Gli piace giocare sull’erba, e sulle superfici rapide in generale, perché vuole essere aggressivo e prendere il controllo.
Spacca la palla sia con il dritto che con il rovescio. Conosco bene il suo gioco. È ancora molto giovane, quindi ovviamente ci si aspetta che migliorerà. Sta migliorando, senza dubbio, penso con il servizio. Sta servendo meglio.
Sull’erba ovviamente fa la differenza. È un giocatore completo. Non vedo l’ora di affrontare questa sfida. Entrambi abbiamo due giorni per riprenderci. Sono sicuro che sarà molto, molto motivato a vincere. D’altra parte, lo sono anch’io”.
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