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Programmazione, lavoro con Roig, terra rossa e ranking: la strada per la risalita di Berrettini
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Dalla lunga conferenza stampa tenuta da Matteo Berrettini via Zoom in collegamento da Montecarlo sono emersi tantissimi temi. Quelli che a noi più interessano, ovviamente, sono i temi riguardanti la collaborazione con Francisco Roig, il suo rientro in campo e le relative prospettive in termini di ranking Atp. Diamo uno sguardo, dunque, a come l’azzurro può risalire in classifica, facendo il punto della situazione torneo per torneo fino all’estate.

Dall’America alla terra rossa europea: Berrettini scalda i motori. I suoi prossimi impegni e il punto sul ranking

“Non sono mai stato tanto concentrato. Sto bene mentalmente e fisicamente, sento una bella energia nell’aria”, ha esordito Berrettini. “Il rientro in campo sarà a breve. Mi sono preso il tempo necessario per rientrare al massimo, ora tanta voglia di tornare in tour e sentirmi giocatore”, ha aggiunto.

Coppa Davis, Berrettini cuore azzurro: punto Malaga
Foto Atp Tour

Berrettini riprenderà il suo cammino nel Tour dal continente americano, dove arriverà con 412 punti, 100 in meno di quanti ne ha adesso, dato che non difenderà i quarti all’Atp 500 di Acapulco e il secondo turno al Masters 1000 di Indian Wells.

L’esordio stagionale di Matteo avverrà per la precisione al Challenger 175 di Phoenix in programma dal 12 al 17 marzo. Con ogni probabilità, non essendo presente nell’entry list, gli sarà concessa una Wild Card dagli organizzatori, i quali già ebbero il piacere di ospitarlo nel 2023.

Phoenix – In Arizona, lo scorso anno il tennista romano raggiunse i quarti incamerando 32 punti, ma la speranza è che stavolta possa anche andare oltre portando – finalmente – il suo bilancio in attivo. Non sarà facile, certo. E dopo tanti mesi di stop, l’imperativo sarà la cautela. Un tennista del suo calibro, tuttavia, ha nelle corde di arrivare fino in fondo, o comunque di giocare almeno tre partite uscendone ‘pace’.

Miami – Messo qualche match nelle gambe, successivamente l’azzurro volerà il Florida usufruendo del ranking protetto per partecipare all’altro Masters 1000 del Sunshine Double, quello di Miami. Sul cemento della “città magica”, Berrettini avrà praticamente tutto da guadagnare, visto che nel 2023 ottenne solo 10 punti in virtù dell’eliminazione al secondo turno subita per mano di Mackenzie McDonald. Inutile dire che quanto più si spingerà in avanti tanto meglio si evolverà la sua classifica.

Da quanto emerso però dalla conferenza di martedì, il finalista di Wimbledon 2021 sembrerebbe intenzionato a puntare tutte le sue fiches sui tornei di scena sulla terra rossa europea. E torto non avrebbe…

La stagione sul rosso europeo e il ruolo di Roig

matteo berrettini
Foto Instagram Berrettini

Già. Perché è proprio durante la parentesi sulla terra battuta che Berrettini ha i maggiori margini di guadagno in ottica ranking. La spiegazione è molto semplice: nel 2023 ha giocato solo a Montecarlo spingendosi agli ottavi.

Tradotto, dovrà difendere soltanto 90 punti: non è difficile immaginare che ce la metterà tutta per arrivare in quel periodo al massimo della condizione e con qualche skills in più rispetto al passato. In tal senso, sarà di fondamentale importanza il contribuito del suo nuovo coach, Francisco Roig, che tanto può farlo crescere, soprattutto in termini di feeling con la superficie.

“Mi sto trovando bene. Ha un metodo in cui crede molto, che ha testato anche con Rafa Nadal, ha detto l’azzurro riferendosi alla nuova collaborazione. “Stiamo lavorando dal punto di vista tecnico, mi dà tantissimi stimoli ed è fondamentale per migliorare”, ha assicurato il classe ’96. E in effetti il 55enne iberico è più che una garanzia, come dimostra la sua militanza ultradecennale nello staff del 22 volte campione slam.

Insomma, le basi per assistere ad una risalita del tennista romano sono state gettate. Mentre le date da cerchiare col pennarello rosso sono quelle che vanno da aprile a giugno, con il rapido susseguirsi dei seguenti tornei: il Masters 1000 di Montecarlo, l’Atp 500 di Barcellona, il Masters 1000 di Madrid, gli Internazionali d’Italia (Roma, 1000) e il Roland Garros sul palcoscenico di Parigi.

“Voglio giocare a Roma dove manco da due anni, e mi fa molto male. Il sogno rimane vincere un grande torneo”, ha sottolineato “The Hammer”.

Noi invece concludiamo dicendo che in ballo ci sono tantissimi punti e che quindi non è facile fare una previsione precisa di dove Berrettini – oggi la 129esima forza del circuito maggiore – potrebbe trovarsi alla fine della parentesi sul rosso. Quel che è certo però è che i margini per arrivare sull’erba di Wimbledon da testa di serie ci sono tutti. Anche perché la kermesse londinese sarà preceduta da altri tornei sul verde notoriamente molto graditi all’ex top-10 nostrano.

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