Roland Garros, cosa aspettarsi dalla super sfida Sinner-Alcaraz? L’analisi di Ferrero
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Juan Carlos Ferrero, coach di Carlos Alcaraz, ha analizzato cosa potrebbe accadere durante la super sfida tra il suo pupillo e il nostro Jannik Sinner al Roland Garros. Andiamo a scoprire insieme quali potrebbero essere le chiavi del match secondo l’ex numero 1 al mondo.

L’analisi di Ferrero

Ci siamo quasi, oggi andrà in scena la sfida più attesa del Roland Garros 2024: Alcaraz e Sinner si affronteranno sul Philippe Chatrier.

I due giovani arrivano alla semifinale dopo due percorsi stagionali agli antipodi. Il nostro Jannik è diventato numero 1 del mondo grazie ai grandissimi successi ottenuti nei primi mesi dell’anno (Australian Open, Atp500 di Rotterdam e masters1000 di Miami), ma prima del Roland Garros ha dovuto saltare gli Internazionali d’Italia per alcuni problemi all’anca. Carlitos, al contrario, ha faticato moltissimo nel 2024 (un solo titolo al masters1000 di Indian Wells) e ha saltato per infortunio gran parte della stagione sulla terra (ha giocato solamente al masters1000 di Madrid prima di Parigi).

Entrambi, però, hanno una cosa in comune. Nella capitale francese si sono ritrovati e sono riusciti a centrare quello che per molti era il loro obiettivo minimo: sfidarsi in semifinale.

Il coach dello spagnolo, Ferrero, a Punto de Break, ha voluto analizzare quella che si appresta a diventare una delle partite più interessanti degli ultimi mesi.

Avambraccio? Penso che non sia mai bello avere un infortunio del genere. Ci ha reso un po’ difficile poter giocare l’intera stagione sulla terra battuta, che per noi è sempre importante. Oggi è al 95% come fiducia, è ancora difficile per lui colpire il dritto con quella naturalezza con cui lo colpiva prima. L’infortunio al braccio gli impone di prestare attenzione.

È difficile stabilire chi sia il favorito in una partita così equilibrata. Penso che Jannik sia migliorato molto su questa superficie e riesce a variare molto di più il gioco. Prima scendeva poco a rete, colpiva poche palle corte. Credo abbia avuto una grande crescita grazie agli allenamenti.

Siamo consapevoli che parliamo di un ragazzo che lavora molto. Anche se ha raggiunto la vetta del ranking e sarà numero uno, non si fermerà: cercherà di continuare a migliorare giorno dopo giorno, così come Carlos.

Chiaramente c’è una strategia. Senza avere una tattica chiara contro un giocatore come Sinner le cose diventano molto più complicate. Entrambi sanno come devono giocare; entrambi sono così bravi che molte volte non permettono al rivale di utilizzare quelle strategie.

Abbiamo le idee abbastanza chiare sulle cose che Carlos può fare per metterlo in difficoltà, ma sappiamo che Jannik è un giocatore completo”.

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