Non ci sono più dubbi, è arrivata l’ufficializzazione: l’annuncio sconvolge i tifosi di Fabio Fognini e gli appassionati di tennis
Un match epico, memorabile che è già entrato di diritto nella storia del tennis. La finale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha regalato 5 ore e 30 minuti di puro spettacolo: un continuo andare su e giù come sulle montagne russe che ha tenuto incollati davanti agli schermi televisivi quasi 5 milioni di telespettatori (nel nostro Paese).

A imporsi, al supertiebreak, è stato il 22enne di Murcia, che ha bissato il titolo conquistato lo scorso anno. Ebbene, nonostante il ko, Sinner non solo conserva la vetta del ranking Atp ma aumenta il margine: 2.030 i punti di vantaggio proprio su Alcaraz.
In grande spolvero a Parigi anche Jasmine Paolini e Sara Errani che hanno vinto il doppio, il loro primo Slam in coppia, con la 38enne bolognese all’ultima partecipazione in singolare sulla terra rossa parigina. Invece qualche giorno fa Fabio Fognini ha disputato l’ultimo match della sua carriera agli Internazionali d’Italia per ‘dare spazio ai giovani‘. Un annuncio cui fatto seguito un altro che ha sconvolto i tifosi.
Panatta a Fognini: “Eri l’unico che poteva giocare come Agassi”
Fabio Fognini, come detto, si è congedato dagli Internazionali d’Italia dopo ben 18 partecipazioni al Masters 1000 capitolino. Motivo per il quale Adriano Panatta gli ha inviato, dagli studi di ‘Sky Sport’, un videomessaggio in cui evidenzia il suo “talento genuino” e la sua capacità di “giocare come Agassi“.
“Devo dirti una cosa: sono qui a Sky Sport con Paolo (Bertolucci, ndr) per registrare delle puntate sui grandi giocatori, sugli eroi del tennis e abbiamo parlato di Sampras e Agassi e del dualismo che c’è stato qualche anno fa. Io ho detto che tu eri l’unico giocatore che poteva giocare come Agassi. Tu forse te lo ricorderai, non lo so, ma io te lo dissi qualche anno fa a Parigi prima di un’intervista. Se avessi giocato sulla riga di fondocampo, tu eri l’unico che aveva l’abilità di poter giocare come il grande campione americano“.

Immediata la risposta di Fognini che ha molto gradito le parole al miele dell’ultimo trionfatore italiano al Roland Garros (1976): “Mi ricordo di questa intervista. Eravamo su uno degli ultimi campi. Avevo appena finito di giocare un doppio con Simone (Bolelli, ndr), Adriano ci intervistò e mi disse proprio questa frase qua. Io dissi ‘Adriano, ti ringrazio, vorrei tantissimo essere come lui, ma io sono Fabio Fognini“. E poi niente. Belle parole, sicuramente fa molto piacere ricevere questi complimenti da Adriano, che anche lui ha vissuto il tennis, è stato l’icona del nostro sport“.