Da Sinner a Medvedev: il pagellone della prima settimana del Roland Garros
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Potevamo scegliere un’altra immagina a cui dedicare la nostra copertina? Assolutamente no. Diciamocelo, con Jannik Sinner il tennis italiano sta sognando ad occhi aperti. Una crescita feroce, repentina, fragorosa, quella del 19enne altoatesino, che alla prima partecipazione al Roland Garros, trova i quarti di finale. Davanti a lui un muro che sembra invalicabile, rappresentato da Rafael Nadal. Ma a questo punto, mai dire mai.

Per il pagellone di metà torneo – già uscito in anteprima con Manic Monday di lunedì 5 ottobre, la newsletter di Tennis Fever a cui vi invitiamo ad iscrivervi – non potevamo che partire da lui. E, ovviamente, da Martina Trevisan.

Jannik Sinner: terremoto

Non c’è molto da aggiungere. Il primo 2001 a centrare i quarti di finale in uno Slam, il più giovane italiano di sempre. Comunque vada contro Nadal, il best ranking, con l’ingresso in top-50, è assicurato. Secondo Adriano Panatta, non proprio l’ultimo arrivato, è destinato ad entrare a breve tra i primi dieci al mondo. Uno spettacolo. VOTO 10

Martina Trevisan: commovente

Senza dubbio la più bella storia del Roland Garros 2020. Una ragazza a cui la vita ha posto davanti sfide difficili. Una ragazza che a 16 anni, quando era tra le più grandi promesse del tennis mondiale, decise di appendere la racchetta al chiodo. E che, passando attraverso crisi personali pesanti, ha ricominciato dal bassa, lottando nella classe operaia del circuito Wta. E aspettando “la luce”, come l’ha chiamata lei. E la luce è arrivata in questo piovoso autonno parigino, con i quarti di finale raggiunti attraverso l’eliminazione di calibri come Giorgi, Gauff, Sakkari e Bertens. Troppo bello. VOTO 10

Lorenzo Sonego: leone

All’inizio dei grandi tornei le aspettative su Lorenzo Sonego non sono mai molto alte, e in realtà non si capisce bene il perché. Stiamo parlando di un giocatore che è stabilmente intorno alla posizione 50 del ranking e che ha dimostrato di essere ampiamente competitivo. Porta a casa un signor torneo in quel di Parigi, fermato da uno Schwartzman in forma smaliante, e il suo best ranking, dimostrando le sue grandissime doti di lottatore. Una grande conferma. VOTO 8

Matteo Berrettini: smarrito

Il lato più triste della spedizione azzurra a Parigi, anche perché su di lui sì che c’erano grandi aspettative. E invece Berrettini è naufragato contro il qualificato tedesco Daniel Altmaier al terzo turno. Per il numero 8 del mondo era lecito e doveroso puntare molto più in alto. Il primo a saperlo è lui, che dice di “non provare le stesse sensazioni” del 2019. Dovrà lavorare ancora molto sulle soluzioni di gioco, ma siamo certi che sul veloce tornerà presto a dire la sua. Ti aspettiamo, Matteo, ma… VOTO 5

Rafael Nadal e Novak Djokovic: rulli compressori

Lo diciamo chiaramente: siamo d’accordo con la proposta di Alex Corretja di portare al meglio dei tre set, invece che dei cinque, i primi turni dei tornei del Grande Slam. Troppo ampio il divario tra i super-big e i giocatori furoi dalla top-50 o top-100. Impossibile per un Berankis, un Galan, un McDonald, pensare di poter impensierire Djokovic o Nadal sulla lunga distanza. I game lasciati per strada dai due colossi del tennis si contano sulle dita di due mani. Troppo forti. VOTO 9

Alexander Zverev: incommentabile

Delle due, una: o Sascha Zverev stava veramente male durante il match contro Sinner e ha fatto malissimo a non avvertire nessuno, pur mostrando sintomi riconducibili al Covid, o se l’è inventato per trovare una giustificazione alla lezione di tennis infertagli da Sinner. In ogni caso un atteggiamento pessimo, che dimostra tutte le lacune caratteriali e l’immaturità di un campione a metà. VOTO 3

Daniil Medvedev: delusione totale

Male, molto male il russo. Sulla terra battuta non trova ritmo. E meno trova ritmo e risultati, più perde la testa. Dovrà lavorarci molto perché se davvero vuole essere il prossimo numero uno del mondo, i treni non passeranno in eterno. E mentre Rafa, Nole e, speriamo ancora, Roger coninuano a mietere successi, altri campioni si stanno affacciando sul panomama mondiale. E non si faranno troppi scrupoli a mettere il buon Daniil “in un angolo”. VOTO 1

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