Il meglio della settimana appena passata, i risultati più importanti, le performance degli italiani, le conferme e le sorprese. E poi, ancora, i movimenti del ranking Atp e Wta e il programma della settimana entrante. Tutto questo in un unico grande appuntamento con il nuovo format di Manic Monday, la newsletter di Tennis Fever che arriva direttamente sulla tua casella di posta.
La settimana di tennis: Miami ha due nuovi padroni
La settimana appena trascorsa ha visto concludersi il Miami Open con i successi di Carlos Alcaraz ed Iga Swiatek, entrambi alla prima affermazione sul cemento della Florida. Sia per lo spagnolo che per la polacca, la vittoria di questo torneo ha avuto un significato molto particolare. Per quanto riguarda l’Italtennis, come ben sappiamo, Jannik Sinner ha dovuto purtroppo ritirarsi durante i quarti per una dolorosa vescica al piede destro. Una nota lieta, invece, è stata quella fatta registrare da Fabio Fognini e Simone Bolelli, che si sono spinti fino alla semifinale nel torneo di doppio. La più grande soddisfazione per il movimento nostrano, però, è arrivata dal circuito cadetto, con Luca Nardi che si è imposto su tutti a Lugano, aggiungendo alla sua bacheca un altro titolo Challenger, il secondo in carriera dopo quello conquistato a Forlì nel mese di gennaio.
Miami Open, Alcaraz nella storia
Battendo Casper Ruud per 7-5 6-4, Carlos Alcaraz è diventato il più giovane vincitore del Masters 1000 di Miami. Per il diciottenne spagnolo, considerato da molti il prossimo dominatore del panorama maschile, si tratta del terzo successo ATP: un score che con tutta probabilità si aggiornerà molto frequentemente nei prossimi mesi e anni. Prima di aggiudicarsi il trofeo ai danni del norvegese (altro protagonista indiscusso del torneo), il murciano aveva estromesso Marton Fucsovics, Marin Cilic, Stefanos Tsitsipas, Miomir Kecmanovic e Hubert Hurkacz. Un filotto da vero campione, che gli è valso l’undicesima posizione della classifica mondiale. E ora chi potrà fermarlo?
Chi cercherà di fermare Alcaraz è sicuramente Jannik Sinner. Ma il predestinato nostrano, tuttavia, niente ha potuto a Miami poiché ha dovuto arrendersi a una vescica che lo ha messo k.o nel match dei quarti contro Francisco Cerundolo. Una grande delusione dopo le prove di forza (soprattutto mentali) su Emil Ruusuvuori e Pablo Carreno-Busta, e dopo la bellissima vittoria su Nick Kyrgios. A proposito dell’australiano, The Quick ha dimostrato di essere tornato ad altissimi livelli, ma al contempo ha ancora offerto i suoi soliti show da censura. Rimandato.
In apertura abbiamo fatto riferimento anche al percorso di Fabio Fognini e Simone Bolelli. Ebbene sì, la coppia azzurra, ormai, è una delle certezze del circuito di doppio, e l’ennesima semifinale centrata non può che far sorridere capitan Pippo Volandri in vista della prossima Coppa Davis.
Miami Open, Swiatek vince e conferma di meritare lo scettro
Iga Swiatek da oggi è la numero uno del circuito femminile. E lo sarebbe stata anche se avesse perso la finale del Miami Open contro la rinata Naomi Osaka. Per tale motivo, ci sentiamo di attribuire al suo successo un significato doppio, che va al di là anche del Sunshine Double (undicesima in assoluto a riuscirci). La polacca era chiamata a confermare di meritare lo scettro e non ha deluso le aspettative, dimostrando di essere, in questo momento, la migliore giocatrice al mondo in maniera indiscussa. Chapeau Iga!
Top e flop della settimana di tennis: il bello e il cattivo tempo di Miami
Il personaggio top della settimana: Carlos Alcaraz. Null’altro da aggiungere su un ragazzo del quale abbiamo tanto parlato e parleremo a non finire prossimamente. Fenomeno.
Il personaggio flop della settimana: Nick Kyrgios. Onestamente non abbiamo problemi: due numeri fa indicammo l’australiano come flop, mentre la scorsa settimana come top. Sta a lui decidere “da che parte stare”. Un po’ di equilibrio Nick?
Ranking ATP: Djokovic resta al comando. Alcaraz scalza Sinner
Nessun cambio in vetta nel circuito ATP: Novak Djokovic ha traballato fortemente ma alla fine ha conservato il suo status di numero uno al mondo (8420 punti). Per quanto tempo sarà così? Dipendesse da Daniil Medvedev (8410), seconda forza in classifica, la leadership del serbo potrebbe stare al sicuro almeno per un po’, visto che il russo, dopo l’eliminazione ai quarti di Miami, starà fermo per un paio di mesi a causa di un’ernia. Dietro di loro si è posizionato il tedesco Alexander Zverev (7195), il quale grazie ai quarti centrati nel torneo americano ha scalzato il convalescente Rafa Nadal (7115). Al quinto posto, stabile Stefanos Tsitsipas (5980), inseguito da un gruppetto molto compatto composto nell’ordine da Matteo Berrettini (4945), Casper Ruud (4380) ed Andrej Rublev (4375). Per il norvegese, finalista a Miami, è best ranking (+1). A chiudere la top-10 Felix-Auger Aliassime (3625) e Cameron Norrie (3440). Anche quest’ultimo ha appena ottenuto il miglior piazzamento in carriera (+2).
E Sinner? Jannik, avendo superato Hubert Hurkacz (ora 14esimo con 2873pt) ed essendo stato sorpassato da Norrie e Carlos Alcaraz (3411), nel complesso ha purtroppo perso una posizione. Dunque, riepilogando, lo spagnolo (più giovane vincitore di sempre nel Masters 1000 di Miami) si è portato dalla sedicesima posizione all’undicesima, mentre l’azzurro è passato dall’undicesima alla dodicesima.
Per quanto riguarda Lorenzo Sonego, la quinta sua sconfitta consecutiva non ha provocato alcuno scossone alla sua classifica: Sonny è ancora aggrappato alle 21esima piazza. Fabio Fognini, invece, ha guadagnato due posizioni, salendo alla 32. Lorenzo Musetti e Marco Cecchinato, infine, ne hanno perse due e quattro, attestandosi rispettivamente alla 82 e alla 97. Un azzurro è uscito dalla top-100: si tratta di Gianluca Mager, il quale è retrocesso di ben dieci posti ed ora è numero 109. Bilancio abbastanza amaro.
Tuttavia, guardando all’orizzonte, l’Italtennis può sorridere. Già, perché Flavio Cobolli, reduce dal suo primo titolo Challenger ottenuto scorsa settimana in Croazia, ha guadagnato diciotto posizioni e si è portato alla numero 147. Mentre Luca Nardi di posizioni ne ha guadagnate ben 66, stabilendosi alla 231.
Ranking WTA: non solo Swiatek, altre novità sul podio. E Osaka…
Tutti i riflettori sono oggi giustamente puntati sulla nuova numero uno Iga Swiatek. Ma, considerato l’addio di Ash Barty, ci sono novità anche anche per il resto del podio, con Barbora Kreijcikova e Paula Badosa che si sono portate rispettivamente al secondo e al terzo posto. Da segnalare anche l’ingresso in top-10 di Danielle-Rose Collins (8) e la risalita di Naomi Osaka dalla 77esima alla 35esima piazza. La giapponese sembrerebbe aver ritrovato la fiducia necessaria per tentare di rientrare nell’olimpo di questo sport.
Camila Giorgi ha guadagnato una posizione ed ora è numero 30. Jasmine Paolini ne ha perse tre ed ora è 48. Lucia Bronzetti, grande protagonista a Miami, ha scalato 17 posizioni ed ora è numero 85. Martina Trevisan, infine, di posizioni ne ha guadagnate due ed ora è alla 86.
Il programma settimanale – Da Houston a Marrakech, da Bogotà a Charleston: il tennis si tinge di rosso
Nella settimana corrente si giocano quattro tornei tra ATP e WTA, tutti sulla terra battuta. Da Houston a Charleston il mondo del tennis si tinge di rosso!
ATP Houston, italiani al via – Nessuno.
ATP Marrakech, italiani al via – Main draw: Stefano Travaglia, Lorenzo Musetti, Marco Cecchinato. Qualificazioni: Gian Marco Moroni, Andrea Vavassori.
WTA Bogotà, italiane al via – Main draw: Lucrezia Stefanini, Sara Errani.
WTA Charleston, italiane al via – Main draw: Jasmine Paolini.
Challenger: trionfo Nardi a Lugano. Vittorie anche per Munar, Elias, Bagnis, Draper e Sherif
E veniamo finalmente a Luca Nardi, che battendo in finale il padrone di casa Leandro Riedi ha fatto suo il Challenger di Lugano (cemento al coperto). Per il pesarese è il secondo sigillo nel circuito cadetto, quello che lo avvicina parecchio alle qualificazioni del Roland Garros. Infatti se il quasi diciannovenne azzurro dovesse riuscire a racimolare ancora qualche punticino nei prossimi tornei, Parigi non sarebbe più soltanto un sogno. Crederci non costa nulla e, visto come ha superato i vari Grenier, Setkic, Kym, Stebe e Riedi, Luca sembrerebbe avere tutte le carte in regola per centrare il colpaccio. Se non dovesse riuscirci, pazienza. Ma certamente questo ragazzo farà molto parlare di sé nel prosieguo del 2022 e non solo.
Vittorie anche per lo spagnolo Jaume Munar, per il portoghese Gastao Elias, per l’argentino Facundo Bagnis e per il britannico Jack Draper, i quali l’hanno spuntata su tutti rispettivamente a Marbella (Spagna, terra battuta), Oeiras (Portogallo, terra battuta), Pereira (Colombia, terra battuta al coperto) e Saint Brieuc (Francia, cemento al coperto). Per Draper, classe 2001, si tratta del quarto successo stagionale dopo la tripletta a Forlì. Infine, nell’unico Challenger femminile disputatosi la scorsa settimana, a Marbella (terra battuta), titolo per Mayar Sherif, quasi ventiseienne egiziana da oggi numero 61 al mondo.
Il programma settimanale: cinque tornei e tanti italiani
Sono cinque i tornei del circuito Challenger in scena nella settimana corrente: Sanremo (Italia, terra battuta), Oeiras 2 (Portogallo, terra battuta), Salinas (Ecuador, cemento), Murcia (Spagna, terra battuta), Città del Messico (Messico, terra battuta).
Sanremo, italiani al via – Main draw: Giulio Zeppieri, Matteo Gigante, Flavio Cobolli, Matteo Arnaldi, Riccardo Bonadio, Andrea Arnaboldi, Matteo Donati, Thomas Fabbiano, Francesco Forti, Gianluca Mager, Francesco Passaro, Edoardo Lavagno.
Oeiras 2, italiani al via – Main draw: Luciano Darderi, Alessandro Giannessi, Simone Roncalli.
Murcia, italiani al via – Main draw: Lorenzo Giustino, Raul Brancaccio, Andrea Pellegrino.
ITF: la corsa di Chiesa si arresta in finale
Dopo due anni contrassegnati da sofferenze fisiche, Deborah Chiesa si è resa protagonista di un bell’exploit ad Antalya, in Turchia, dove è riuscita ad acciuffare la finale. Tuttavia, la classe ’96 trentina ha visto sfuggirsi il suo primo titolo professionistico in carriera per mano della diciannovenne greca Sapfo Sakellaridi, già giustiziera in semifinale dell’altra azzurra Lisa Pigato.
Tutti gli altri vincitori della settimana
Maschile – Hamad Medjedovic, Antalya 8 (Turchia, terra battuta); Oscar Weightman, Monastir 12 (Tunisia, cemento); Peter Fajta, Sharm El Sheikh 7 (Egitto, cemento); Jason Kubler, Canberra 4 (Australia, terra battuta); Santiago Fa Rodriguez Taverna, Rosario, Santa Fe (Argentina, terra battuta).
Femminile – Linda Noskova, Croissy-Beaubourg (Francia, cemento al coperto); Sakura Hosogi, Monastir 9 (Tunisia, cemento); Pei-Chi Lee, Sharm El Sheikh 7 (Egitto, cemento); Su Jeong Jang, Canberra 2 (Australia, terra battuta). (Da definire il verdetto a Pretoria, in Sud Africa: finale sospesa tra Glushko e Tikhonova).
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