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Internazionali d’Italia: storia, sedi, momenti più epici e tutte le curiosità
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L’attesa è finita: oggi inizia la 79esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, torneo di scena sul meraviglioso palcoscenico del Foro Italico di Roma. Tanti gli azzurri impegnati nella Capitale: tutti vogliono fare la storia. A proposito, se state cercando un po’ di informazioni sulla storia di questa prestigiosa kermesse, siete capitati nel posto giusto.

La storia degli Internazionali d’Italia

Foto Twitter Internazionali BNL

Gli Internazionali d’Italia si svolsero per la prima volta nel 1930 al Tennis Club Milano; nel 1935 si decise poi di trasferire questo torneo di tennis a Roma, nella sede del Foro Italico dove viene disputato ancora oggi. Da allora questa manifestazione fu giocata sempre nella Capitale, tranne che in tre occasioni: la prima nel 1961, quando si giocarono allo Sporting di Torino in virtù delle celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia; le altre due volte, invece, furono solo le gare femminili a essere spostate, a Perugia e a Taranto, durante gli anni ’80.

Ci fu poi un lungo periodo, dal 1936 al 1949, durante il quale gli Internazionali di tennis non furono disputati a causa della seconda guerra mondiale.

Il Foro Italico

Il maestoso complesso sportivo fu ideato e realizzato dall’architetto Enrico Del Debbio tra il 1927 e il 1933, ma fu completato solo al termine del secondo conflitto bellico. Comprende svariate strutture, tra le quali lo Stadio dei Marmi e lo Stadio dei Cipressi. Il Foro Italico, situato ai piedi delle verdi colline di Monte Mario, si trova nei pressi della Farnesina (sede del Ministero degli Esteri) e dello Stadio Olimpico.

È dotato di 14 campi in terra battuta, ai quali si aggiunge poi uno di erba sintetica, collocato di fronte alla “Sala delle Armi”. I tre campi principali sono quello Centrale (10.500 posti), la Grand Stand Arena (5.000) e infine lo Stadio Nicola Pietrangeli (3.720).

Maschile – Un po’ d’albo d’oro: vincitori e vinti

Internazionali d'Italia, Nadal batte Opelka e vola in finale
Foto Atp Tour / Twitter

Il primo vincitore in assoluto fu l’americano Tilden che, nel 1930, trionfò contro l’italiano Umberto De Morpungo. La prima vittoria nostrana porta la firma di Emanuele Sertorio (1933) sul francese Legeay. L’anno successivo fu la volta della prima finale tutta azzurra che vide di fronte Giovanni Palmieri e Giorgio de’ Stefani. Finì con Palmieri vittorioso in tre set. La lunga sosta bellica (dal 1936 al 1949) consegnò il torneo nelle mani dei più importanti tennisti degli anni Cinquanta: Drobny (3 titoli), Sedgman e Patty (1 titolo a testa).

Fu nella seconda metà del decennio che il tennis italiano riprese a volare grazie a Gardini, Merlo e Pietrangeli. I primi due furono protagonisti nel 1955 della seconda finale tutta italiana nella storia degli Internazionali: la vinse Gardini su Merlo, il quale fu costretto al ritiro per problemi fisici.

L’era di Pietrangeli iniziò nel 1957: con la sua prima vittoria su questo palcoscenico, ancora una volta su Merlo, nella terza ed ultima finale tutta italiana. Pietrangeli fu nuovamente finalista nel 1958 (battuto da Rose) e poi vinse la prova torinese del 1961 su Laver. Quindi giocò la sua ultima finale romana (persa) nel 1966, contro Tony Roche. Successivamente, alzarono il titolo Mulligan, Okker, Newcombe, Nastase (2 volte), Laver, Borg, Orantes e Ramirez.

L’ Era Open

Una decina di anni dopo, il torneo tornò a parlare italiano grazie a Panatta, vincitore nel 1976 sull’argentino Vilas, mentre per tutti gli anni ‘80 e ‘90 divenne proprietà di sudamericani (sette vittorie, con Vilas, Clerc, Gomez, Mancini, Rios e Kuerten), statunitensi (quattro vittorie, con Arias, Courier e Sampras), austriaci (tre vittorie, tutte di Muster), spagnoli (Sanchez e Corretja) e svedesi (due vittorie, Wilander e Norman).

L’edizione del 2001 andò allo spagnolo Juan Carlos Ferrero, mentre nel 2002 André Agassi conquistò per la prima volta il titolo che mancava al suo straordinario palmares. Una vittoria sorprendente fu quella del 2003, quando lo spagnolo Felix Mantilla diventò il primo giocatore dell’era Open capace di aggiudicarsi il torneo senza essere compreso tra le teste di serie. Nel 2004 la coppa degli Internazionali restò in Spagna in virtù del trionfo di Carlos Moya.

Spettacolare la finale del 2005, vinta da Nadal sull’argentino Coria in cinque set ed oltre 5 ore di battaglia. Ma ancor più epico fu l’ultimo atto del 2006, in cui lo spagnolo replicò il successo dell’anno precedente, ancora una volta al tie-break del quinto set, ai danni del numero 1 del mondo Federer. Queste due finali sono rispettivamente prima e seconda nella classifica delle più lunghe: 5 ore e 14 minuti quella del 2005, 5 ore e 6 minuti quella del 2006. Più breve, ma altrettanto significativa, la terza vittoria consecutiva di Rafa nel 2007 contro il cileno Gonzalez.

Il 2008 vide, invece, affermarsi Novak Djokovic, primo serbo a vincere al Foro Italico. Il tennista di Belgrado superò in finale lo svizzero Wawrinka. Nel 2009 e nel 2010 riecco Nadal, che raggiunse quota cinque titoli al Foro Italico, record del torneo.

Nel 2011 il secondo trionfo di Djokovic, capace di travolgere in finale proprio il mancino spagnolo. Nel 2012, tuttavia, Rafa si prese la rivincita nella finale posticipata al lunedì per la pioggia.

Nel 2013 il settimo sigillo di Nadal. Il mancino di Manacor travolse in finale Roger Federer con il netto punteggio di 6-1, 6-3 in poco più di un’ora. Nel 2014, come tre anni prima, l’iberico si fermò in finale contro Djokovic, indiscusso numero 1 del mondo a fine stagione. Nel 2015, Il serbo confezionò il poker, dando l’ennesima delusione capitolina a Roger Federer, alla quarta sconfitta in finale a Roma. Nel 2016, sotto una pioggia leggera, fu Andy Murray a spuntarla sul tennista di Belgrado. Nel 2017 Alexander Zverev, diventò il più giovane a conquistare tre titoli Masters 1000.

Nel 2018 e nel 2019, Rafa Nadal allungò la sua lista di record portando a nove i suoi trionfi agli Internazionali BNL battendo rispettivamente Zverev e Djokovic, a cui riservò il primo 6-0 nella storia della loro rivalità. Nel 2020 Djoker ha battuto Diego Schwartzman portandosi a 5 vittorie. Infine, lo scorso anno Rafa Nadal si è regalato la sua decima perla, superando in tre set proprio il serbo leader del circuito ATP.

L’epica finale tra Federer e Nadal nel 2006

Federer e Nadal in silenzio sulle questioni sensibili? La risposta di Rublev
Foto Atp Tour

La finale del 14 maggio del 2006 rimane una delle più appassionanti sfide tra queste due leggende del tennis. Sicuramente rimane la più lunga, con le sue 5 ore e 5 minuti di gioco. Alla fine, come è quasi sempre accaduto sulla terra battuta, a trionfare fu il mancino di Manacor con l’incredibile punteggio di 6-7(0) 7-6(5) 6-4 2-6 7-6(5). Il risultato dimostra quanta battaglia i due si diedero in campo. Un match che sarebbe anche potuto finire diversamente. Nel quinto e decisivo set, infatti prima Federer prima sprecò uno vantaggio di 4 a 1 e poi addirittura un paio di match point sul 6 a 5. Con quel successo Nadal ottenne il suo secondo titolo consecutivo al Foro Italico ed eguagliò la striscia di 53 successi consecutivi sulla terra rossa stabilita dall’argentino Guillermo Vilas a partire dal 1977.

Curiosità

È singolare il fatto che il campione Roger Federer non sia mai riuscito a conquistare il titolo agli Internazionali d’Italia: è arrivato quattro volte in finale ma è sempre stato battuto, prima da Mantilla, poi due volte da Nadal e, infine, l’ultima volta nel 2015 da Djokovic.

Femminile – Bossi e Raggi le uniche a portare in alto la bandiera italiana. Swiatek campionessa in carica

Swiatek non si schiera sulla decisione di Wimbledon
Foto Wta Tennis

Per quanto riguarda il circuito femminile, la prima a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro fu la tennista spagnola Lily de Alvarez, che nel 1930 riuscì a battere l’italiana Lucia Valerio. La prima azzurra a trionfare agli Internazionali d’Italia fu Annalisa Bossi, nel 1950; in seguito ci fu un’attesa di ben 35 anni prima di rivedere sul podio una tennista del nostro Paese: la vittoria successiva, infatti, arrivò solo nel 1985, nell’edizione di Taranto, con Raffaella Reggi.

A detenere il record del maggior numero di vittorie è l’americana Chris Evert, che si aggiudicò il titolo ben 5 volte negli anni ’70 e ’80; il record del maggior numero di vittorie consecutive appartiene, invece, alla spagnola Conchita Martinez, che ha praticamente dominato il settore femminile della competizione per ben 4 anni, dal 1993 al 1996.

Recentemente la scena se la sono divisa le tenniste più famose degli ultimi tempi. Serena Williams ha vinto la prima volta nel 2002, per poi tornare a trionfare nel 2013, 2014 e 2016; la russa Marija Sharapova, invece, ha portato a casa la coppa per 3 volte, nel 2011, 2012 e 2015. Due titoli, invece, li ha conquistati l’ucraina Elina Svitolina; uno Karolina Pliskova, uno Simona Halep e uno Iga Swiatek (lo scorso anno).

>>> Dove vedere gli Internazionali d’Italia in tv e streaming

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