“Uno dei compiti primari della psicologia dello sport, è aiutare gli sportivi a diventare psicologicamente superiori”
Martens (1987)
BREVI CENNI STORICI
Da sempre si è cercato di capire come alcuni atleti fossero in grado di ottenere migliori risultati rispetto agli sportivi con maggior talento fisico. Pur riconoscendo l’importanza della relazione tra stati mentali e prestazioni fisiche, la psicologia dello sport è recente.
Quando nasce?
Nasce intorno agli anni 60, come disciplina associata alle scienze motorie.
A cosa serve?
La psicologia dello sport lavora per sviluppare e potenziare le performance sportiva.
COSA VUOL DIRE ALLENARE LA TESTA?
Nello sport ma soprattutto nelle situazioni agonistiche gli atleti arrivano a raggiungere livelli di competitività molto alti, le aspettative interne ed esterne aumentano e tutto questo conduce alla messa in discussione di sé costantemente. I ritmi giornalieri sono molto frenetici e questo può aumentare lo stress influenzando la prestazione dell’atleta.
IL CONTRIBUTO DELLA PSICOLOGIA DELLO SPORT
Maggiore è il livello di abilità sportivo richiesto e maggiore è l’influenza degli aspetti mentali. Tutti sono a conoscenza del ruolo che gioca il talento e le abilità fisiche nel successo dell’atleta, ma non tutti riconoscono l’importanza della testa e di come poterla utilizzare e allenare.
È necessario avere quindi gli strumenti per gestire queste situazioni di tensione e bassa motivazione. Questi strumenti e “abilità mentali” vengono alimentati e allenati proprio con la Psicologia dello Sport.
QUALI ABILITA’ MENTALI SVILUPPA E ALLENA?
Il mio problema è che in ogni match io gioco contro cinque avversari: il giudice di sedia, il pubblico, i raccattapalle, il campo e me stesso.
(Goran Ivanisevic)
La psicologia dello Sport aiuta a gestire l’avversario più duro: te stesso. I suoi metodi e le sue tecniche sono focalizzate per permettere al tennista di:
- Affrontare lo stress elevato della gara
- Aumentare e mantenere alti i livelli di motivazione
- Controllare i pensieri distraenti
- Rilassarsi sotto pressione
- Impostare e raggiungere gli obiettivi
- Gestire i livelli di energia
- Usare costantemente le routine nella performance
- Mantenere l’attenzione nei momenti difficili ed estendere la durata della concentrazione
- Riprendersi da infortuni e situazioni di difficoltà
- Migliorare la comunicazione e la relazione tra i coach e i compagni di squadra
- Utilizzare la visualizzazione e l’immaginazione per aumentare le performance
Se vuoi approfondire alcuni strumenti della Psicologia dello Sport e allenarti da subito in campo e fuori non perdere i prossimi articoli. Ti aspettiamo!
Sara Bordo
Mental Coach Psicologa del benessere ed esperta in tecnologia positive, ha un Master in Psicologia dello sport. Preparatrice mentale FIT. Ideatrice della prima applicazione di mental training: PERFORM-UP TENNIS. Lavora in diverse società sportive e segue atleti di alto livello. Studia come potenziare le abilità mentali degli atleti attraverso il training cognitivo. www.sarabordo.com |
Sarah Noemi Bonomi
Psicologa del Benessere esperta in Psicologia Positiva. www.sarahbonomi.it |
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